Nel pieno della tendenza sempre più diffusa di affidarsi alle meraviglie dei trattamenti medico cosmetici non chirurgici, ecco una novità indolore e priva di controindicazioni: la biorivitalizzazione del viso (e non solo!). Idrata profondamente, ridona turgore alla pelle e ristruttura il derma. Scopriamo di che cosa si tratta: ecco il trattamento soft più…strong del momento!

“Soft” perché è possibile mantenere i propri normali ritmi di vita senza interrompere la routine e senza che il trattamento influisca sulle attività quotidiane. “Strong” per la sua efficacia a lungo termine e la sua validità come vero ringiovanimento cellulare. È la cosiddetta biorivitalizzazione, il trattamento medico estetico di nuova concezione, effettuato nelle strutture più preparate e che viene incontro alle esigenze delle donne (e uomini!) che cercano più di un ottimo trattamento cosmetico, ma non amano un approccio chirurgico.

La pelle di un individuo giovane è nettamente diverse da uno anziano e, tra le varie cause dell’invecchiamento dermico, una delle maggiori è la privazione progressiva di alcune sostanze che danno elasticità e tensione alla pelle. Ruolo fondamentale per il turgore cutaneo è giocato dall’acido ialuronico, uno zucchero presente in tutte le cellule viventi che ha la caratteristica di attrarre e trattenere l’acqua idratando la pelle e dandole volume. Inoltre l’acido ialuronico (sigla: HA) ha una grande influenza su alcuni componenti della struttura della pelle, come il collagene e l’elastina. È perciò intuibile come la mancanza di questo particolare zucchero provochi il tipico aspetto asfittico, spento e rugoso della pelle anziana.

La biorivitalizzazione

La metodica di biorivitalizzazione stimola le cellule della pelle a riprendere le caratteristiche e la vitalità di quando erano più giovani. Se il tessuto ricomincia a produrre collagene ed elastina la pelle risulta da subito più compatta e tonica e il risultato perdura per alcuni mesi.

In parole povere, spiegano al Medical Laser, la finalità del trattamento biorivitalizzante, è provocare la rigenerazione del derma mediante piccole micro infiltrazioni cutanee di acido ialuronico, in modo da ottenere quel turgore e quell’elasticità persi a causa dell’età. Tutti i trattamenti estetici, per quanto siano di ottima qualità hanno un blando risultato perché vengono applicati a livello superficiale. Non potendo superare la barriera epidermica, non potranno mai avere un ruolo risolutivo.

Il trattamento di biorivitalizzazione

Le micro infiltrazioni di acido ialuronico non sono un intralcio alle normali attività quotidiane, né richiedono tempi di ripresa post trattamento e perciò sono l’ideale per chi cerca una soluzione non chirurgica che offra molto più che un semplice trattamento cosmetico.

La seduta è di breve durata e consiste nell’iniettare mediante aghi molto sottili (e quindi con dolore scarso o nullo) le sostanze a livello del derma superficiale. Le micro iniezioni vengono praticate a distanza di un centimetro circa l’una dall’altra, in modo da formare una sorta di reticolo. La sostanza poi si distribuirà uniformemente nel derma superficiale attirando l’acqua quasi come una spugna. Essendo completamente biocompatibili e riassorbibili le infiltrazioni non daranno luogo a reazioni allergiche e potranno essere ripetute per perfezionare i risultati o mantenerli nel tempo. Già nei primi giorni successivi all’infiltrazione, sarà possibile notare un miglioramento nel grado di idratazione e di turgore della pelle.

Quante sedute

Per ottenere una discreta tonicità della zona trattata, specificano al Medical Laser, sarà necessario attendere un ciclo di 4-5 sedute periodiche a distanza di un mese circa l’una dall’altra. I risultati saranno progressivi e duraturi nel corso dei mesi. Il trattamento potrà poi essere ripetuto in seguito come mantenimento dei risultati e prevenzione dell’invecchiamento.

Le zone interessate alla biorivitalizzazione

I punti maggiormente interessati da un evidente invecchiamento cutaneo sono chiaramente quelli più esposti alle esposizioni solari, alle lampade abbronzanti (fattori fototossici), come il viso e il collo (che subiscono continuamente stress meccanici a causa dei numerosi muscoli d’espressione), il decolleté (segnato molto spesso da profondi e antiestetici solchi tra i seni) e, non da ultime, mani e braccia. È in queste zone che la biorivitalizzazione cutanea rappresenta un ottimo strumento di ringiovanimento quasi “terapeutico” a livello dermico.

Biorivitalizzazione: I risultati

Le iniezioni praticate con il trattamento di biorivitalizzazione sono a base di acido ialuronico, che è un polisaccaride (uno zucchero), in grado di legare a sé grandi quantità d’acqua. Questa molecola è la responsabile dell’aspetto turgido tipico della pelle giovane e la sua presenza è indispensabile per la corretta vitalità delle cellule. Da anni in campo estetico l’acido ialuronico è utilizzato come riempitivo (Filler) per appianare le rughe e le lievi depressioni cutanee. Per la biorivitalizzazione, invece viene impiegato lo stesso principio attivo, ma più fluido e ad elevata concentrazione, quindi con maggiore capacità di legare a sé molecole d’acqua. In pratica, questa sostanza svolge una profonda azione di ristrutturazione dermica, idrata profondamente e, fatto essenziale, stimola la produzione di collagene, elastina e ulteriore acido ialuronico da parte dei fibroblasti che con l’età rallentano l’attività. In parole povere, è come se venisse applicato un ottimo cosmeceutico (cosmetico-farmaceutico) ricco di principi attivi idratanti direttamente nel derma. Questo tipo di azione profondamente ristrutturante inoltre è un’ottima prevenzione nei confronti dei danni dei radicali liberi.